Follow Us

Follow us

CONTATTACI PER INFORMAZIONI

GO UP

Il Cammino della Via Valeriana si sviluppa lungo il Lago d’Iseo e la Valle Camonica. L’itinerario parte da Pilzone d’Iseo e giunge a Edolo, dove si divide in due tronconi: uno è diretto verso il Passo dell’Aprica, mentre l'altro prosegue verso il Passo del Tonale. La via Valeriana si sviluppa per una lunghezza di circa 140 km ed è diviso in 9 tappe. Malegno è una delle tappe del cammino ed è possibile pernottare in paese.

Sul grande muro che si affaccia su Piazza Padre Zaccaria Casari a Malegno troviamo l'opera di Gonzalo Borondo. La piazza è un punto chiave per il comune: crocevia tra la Chiesa Parrocchiale e uno degli ingressi al centro storico, si configura inoltre come teatro di tante attività e iniziative di tutta la comunità. L’artista ha interpretato, con il suo stile pittorico e la sua personalissima tecnica (che combina pittura e incisione), lo spirito del luogo, mettendone in luce la componente

Il Convento dell’Annunciata sorge lungo l’antica via Valeriana che da Gorzone sale fino a Borno, su un ampio terrazzamento del versante montano posto a destra del fiume Oglio. Situato a circa 700 metri di altitudine, il complesso gode di un panorama spettacolare che spazia dal Pizzo Camino fino al lago d’Iseo. Esso costituisce uno dei gioielli più preziosi del patrimonio architettonico, artistico e spirituale della Valcamonica ed è immerso in un ambiente particolarmente favorevole. Qui, infatti, cresce un elevato numero di piante

La Chiesetta di San Carlo venne costruita per volere della comunità, a ricordo della visita del Cardinale Carlo Borromeo a Ossimo nel 1580, in segno di grande devozione. La costruzione, in un luogo rialzato che domina la Valle Camonica, fuori dall’abitato, ebbe inizio intorno al 1614 e si concluse quattro anni dopo, ma fu un’impresa difficile. Nel 1617 la terra di Ossimo risultava infatti sottoposta all’interdetto e la costruzione della chiesa venne sospesa già nell’ottobre 1616, perché gli abitanti volevano amministrare

Castelli, torri e rocche: il fascino delle costruzioni medievali - o almeno, di ciò che ne rimane - risplende ancora oggi sull'Altopiano del Sole. Scopriamo insieme alcune delle torri di Borno, tappe obbligate di un tour alla scoperta del centro storico. BORNO: LA "SAN GIMIGNANO CAMUNA" È impossibile immaginare l’assetto dei borghi, soprattutto montani, nei secoli di passaggio dal disfacimento dell’Impero romano al Basso Medioevo. Nel corso del XIII secolo tutta la Valle fu interessata dall’innalzamento di torri, castelli e rocche. Borno era

"Frammenti di Luna": un'installazione composta da una scultura in nero venato di Lozio e musica. "Frammenti di luna" è parte de LA MEMORIA DELLE PIETRE, percorso di ricerca e valorizzazione artistica dei siti estrattivi e delle pietre della Valle Camonica, il cui obiettivo è la restituzione al territorio camuno di un patrimonio inestimabile di cultura e lavoro artigianale. Il progetto, triennale, artistico e di ricerca, promosso dal Distretto Culturale della Comunità Montana di Valle Camonica e da una decina di Comuni della

Il Museo della Fotografia, allestito all’interno della Villa Guidetti a Borno, è stato inaugurato nel giugno del 2019 ed è espressione di una serie di iniziative di acquisizione, conservazione e riordino del patrimonio fotografico messo a disposizione da numerosi appassionati del territorio. In una Valle che si identifica come Valle dei Segni, mancava un tassello fondamentale che permettesse di non dimenticare fatti, volti e storie del passato.  Accade spesso che tra le memorie passate e le tracce del presente si crei