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Nella zona pedemontana di Pian di Borno, collocata a sinistra del torrente Davine, che discende dalle balze con varie cascate, si nota una vasta tenuta che comprende un bel giardino e vari edifici: è il complesso di Ville Gheza. Spiccano in modo particolarmente significativo la villa in stile liberty, la villa in stile moderno e la grandiosa cantina vinicola. Al di sopra, fino al limite delle pareti rocciose, si scorgono invece terrazzamentI coltivati a ulivi. A questi si affiancano - oltre

Nelle vicinanze dell’antica chiesa di San Vittore a Piancogno sorge un complesso di edifici disposti attorno ad un ampio cortile rettangolare, eretti nella seconda metà dell’Ottocento da Paolo Glazel. Dopo la morte della sua unica erede, Giovanna Glazel, il complesso è divenuto di proprietà della famiglia del marito di lei, Giacomo Passerini. Integralmente restaurato in tempi più recenti dalla famiglia Bidasio-Bignotti, il gruppo di edifici è stato denominato "Borgo Glazel" e attualmente viene utilizzato come location di matrimoni e di

La cappella, edificata nell'anno 1958 su progetto del geometra Ugo Apollonio (l'allora tecnico comunale), sorge in località Sedulzo, da cui ne trae la denominazione. Precisamente, si trova sul lato sinistro (per chi sale), a due terzi del percorso Borno-Lago di Lova. L'edicola venne eretta 14 anni dopo il grave fatto d'armi lì avvenuto durante il secondo conflitto mondiale, per voto di un gruppo di deportati bornesi finiti nel campo di concentramento italico di Villafranca. Queste le caratteristiche: tetto a spioventi, muri

Il Civico Museo Etnografico del Ferro "Le Fudine" nasce nel 1998 per volontà dell’amministrazione comunale di Malegno, al fine di offrire uno sguardo storico/antropologico su una delle più tipiche e tradizionali lavorazioni artigianali della Valle Camonica: la ferrarezza. Le fucine di Via S. Antonio sono tra le più antiche in Europa e rappresentano infatti un significativo manufatto di archeologia industriale. Il percorso museale si intitola “Ferro: un metallo tra cielo e terra”. Il progetto porta alla rievocazione dell’immagine del fabbro, esperto